L’impulsività è un elemento del carattere di ogni persona, anche se si manifesta in maniera molto più evidente rispetto alle altre, fino a divenire un vero e proprio disturbo di personalità.

L’impulsività è il comportamento costituito da azioni o scelte compiute sotto la spinta di un’impellente pulsione, e contraddistinto da scarso o mancato intervento di un controllo inibitorio appropriato.

Cioè la persona tende ad avere una ridotta considerazioni delle conseguenze.

Le caratteristiche fondamentali sono:

  • Incapacità di resistere ad un impulso, a un desiderio impellente o alla tentazione di compiere un’azione pericolosa per sé o per gli altri;
  • Il soggetto avverte una sensazione crescente di tensione o di eccitamento prima di compiere l’azione, e in seguito prova piacere, gratificazione o sollievo nel momento in cui commette l’azione stessa;
  • Inseguito, possono subentrare o meno i sentimenti di rimorso, autoriprovazione o senso di colpa.

L’impulsività, come dimensione psicopatologica fa riferimento all’impulsività aggressiva, al gioco d’azzardo, alle spese eccessive, alla sessualità a rischio, alla guida spericolata, alla tossicofilia e alla bulimia.

E’ possibile distinguere una impulsività motoria comportamentale ed un’impulsività cognitiva o attenzionale.

L’impulsività comportamentale è caratterizzata dall’azione sulla spinta del momento con incapacità di trattenersi dall’eseguire una o più azioni che vengono da esse prepotentemente stimolate.

Essa è riferibile ad un’alterata modulazione degli aspetti appetitivi ed emozionali in presenza di adeguate funzioni cognitive esecutive.

L’impulsività cognitiva si manifestano ‘scelte impulsive’, cioè decisioni prese con scarsa riflessione circa le possibili alternative e/o le possibili conseguenze. Si esprime con una rapida, ma incompleta valutazione del contesto, deficit attenzionale e difficoltà a mentalizzare.

L’impulsività cognitiva si accompagna alla compromissione delle funzioni cognitive esecutive ed il comportamento impulsivo trova una sua facilitazione nel mancato controllo volizionale e cognitivo.

Misure psicometriche

Per misurare la componente motoria dell’impulsività si utilizzano paradigmi (come quelli classici del tipo go-no go) in cui non è prevista alcuna possibilità di scelta, bensì viene richiesto al soggetto di posporre un’azione.

Per misurare la componente cognitiva dell’impulsività si ricorre, invece, a paradigmi (come quelli del tipo multi-choice reaction time, «tempo di reazione in condizioni di scelta multipla») che necessitano di un processo decisionale in cui è richiesta la scelta tra due o più possibilità alternative.

Alcuni autori ritengono che livelli diversi di impulsività insorgano nei singoli individui perché essi sperimentano una differente percezione degli intervalli di tempo.

Su questa base, i soggetti potrebbero sovrastimare (o sottostimare) la durata degli intervalli temporali e perciò percepire un aumentato (o un diminuito) costo psicologico dell’attesa richiesta.

In conseguenza di ciò, potrebbero essere più portati a evitare (o tollerare) il ritardo delle ricompense o molto meno (o molto più) motivati a scegliere una ricompensa più grande ma procrastinata.

Questa nozione è compatibile sia con il modello dei sistemi multipli sia con quello moltiplicativo iperbolico. Infatti, l’influenza sul processo decisionale di questo bias di percezione temporale potrebbe avvenire secondo due diverse modalità.

Nel primo caso, il processo cognitivo di valutazione o stima semiquantitativa, circa le gratificazioni ottenibili per unità di tempo, viene alterato; ciò può tradursi o meno nella motivazione a sostenere i necessari sforzi di autocontrollo durante l’attesa richiesta.

Nel secondo caso, un’alterata percezione degli intervalli di tempo avrebbe un impatto diretto sulla velocità di svalutazione soggettiva nel valore affettivo assegnato alla ricompensa.

 

PER APPROFONDIMENTO
  • Dizionario di psicoanalisi. Con elementi di psichiatria psicodinamica e Psicologia Dinamica. Di Petrini, Renzi, Casadei, Mandese
  • Funzioni esecutive, impulsività e disturbo borderline di personalità. Meduri M., Muscatello M.R.A., Cambria R., Campolo D., Cortese L., Bruno A., La Torre D
  • Impulsività. Enciclopedia Treccani

 

(A cura della dottoressa Angela Chiara Leonino)

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