L’ipnosi è una condizione molto simile al sonno (dal greco hypnos), che si provoca da un individuo verso un altro, oppure, come nel caso dell’autoipnosi, verso sé stessi. Il soggetto che si trova in tale condizione sembra apparentemente privo di sensi, trovandosi in uno stato di alterazione della coscienza detto “trance“. L’ipnotizzato si trova, inoltre, in una condizione di profondo rilassamento, che gli permette di visitare zone della mente di solito irraggiungibili. Tuttavia, c’è da dire che egli non è del tutto assente, al contrario risponde vocalmente agli stimoli dell’operatore ed è partecipe all’ambiente che lo circonda.
Le cose che siamo in grado di fare mentre siamo in una condizione di ipnosi sono le più svariate; se usata per bene, la nostra mente, infatti, può persino farci credere di non ricordarci più qual è il nostro nome, può farci credere che questo è sempre stato un altro rispetto a quello che conosciamo e, nonostante l’incredulità dei più scettici, può anche farci smettere del tutto di vedere una persona mentre ce l’abbiamo davanti.
Questi, però, sono soltanto piccoli esperimenti che si fanno per quasi per gioco; in situazioni più serie e in una chiave molto più produttiva, l’ipnosi può essere anche un ottimo metodo per superare le nostre paure, dire addio alle fobie, scaricare lo stress e liberarci dall’ansia. In moltissimi casi, però, l’ipnosi si usa per gestire il dolore sia fisico che emotivo, per migliorare la memoria, i nostri comportamenti o abitudini scorrette. In pisichiatria e psicologia, ad esempio, questa si utilizza per ridurre gli anestetici e le contrindicazioni sono molto limitate.
Come prima cosa, vi sconsigliamo totalmente di farlo a casa, in quanto, per esercitare pratiche di un certo tipo è sempre meglio rivolgersi ad un esperto. Egli, attraverso suoni, immagini, movenze ed altri tipi di procedure di sua e soltanto sua conoscenza, sarà in grado di farvi cadere in un totale stato di assenza simile al sonno dove, però, sarete in grado sia parlare che di ascoltare.
È di solito in questa fase che egli è in grado di comunicarvi qualcosa che la vostra psiche farà talmente tanto sua che, al suo schiocco di dita (o al ripetersi del ruomore che ha usato per ipnotizzarvi) voi sarete fermamente convinti di ciò che vi ha detto. Per farvi un esempio molto banale, se un ipnotista, durante il vostro stato di trance vi comunicasse che al suo schiocco di dita non potrete più parlare; da quel momento in poi le vostre corde vocali non saranno più in grado di emettere alcun suono.
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