La schizofrenia è una malattia cronica molto delicata che attacca il cervello. Tra tutte quelle che si conoscono, questa rientra sicuramente tra le più brutte; l’individuo affetto da questo disturbo, infatti, può sentire e percepire voci che gli altri non sentono, vive in uno stato di costante agitazione e non è in grado di riconoscere la realtà. Solitamente, le persone caratterizzate da questo disturbo, possono fare spesso discorsi senza senso, in quanto sono convinti che la gente attorno a loro sia in grado di leggergli nel pensiero, o peggio, che abbia cattive intenzioni e voglia fargli del male.
Per questa ragione e molte altre, la maggior parte delle volte gli schizofrenici sono costretti a dipendere dagli altri e non sviluppare mai una propria autonomia; pensate inoltre, che altri fattori come la memoria, l’apprendimento e le emozioni possono essere fortemente modificate nella loro percezione. La parola schizofrenia, infatti, deriva dal greco e vuol dire “mente separata“; in questo caso, infatti, come accennavamo prima, non c’è la capacità della persona di intuire cosa è reale e cosa non lo è.
Ad oggi, sembra che le possibili cause scatenanti di questa patologia siano diverse, anche se, come spesso accade, non vi sono certezze assolute in merito. Alcune di esse sono stress psicologico, eziopatogenesi multifattoriale, ossia una serie di eventi che creano un terreno fertile allo sviluppo della malattia, ed infine, diverse problematiche legate alla gestazione ed al parto. Per quanto riguarda il parto, infatti, si scoprì che anche i parti difficili aumentano notevolmente il rischio della comparsa della malattia, probabilmente perchè il cervello subisce un danno permanente che, apparentemente, risulta innocuo. I problemi di gestazione, inoltre, sono quelli che sicuramente passano più inosservati, uno dei fattori predisponenti, ad esempio, sembra essere la contrazione di un semplice virus influenzale nel primo trimestre di gravidanza; pensate, infatti, che, in questo caso, il rischio di sviluppo di schizofrenia aumenta di circa 7 volte rispetto al normale.
Per quanto riguarda i sintomi, la schizofrenia si definisce spesso come una patologia subdola, questo perchè fino ad arrivare all’adolescenza o anche oltre la prima gioventù, non dà modo di intuire che vi siano dei sintomi preoccupanti. Spesso un adolscente affetto da schizofrenia è irritabile, ha problemi a dormire e/o fa una selezione delle sue amicizie; nessuno di questi fattori, però, porterebbe mai un medico a diagnosticare facilmente un disturbo simile. Cionostante, sappiamo con certezza che essa è una malattia assai diffusa e che nel mondo si contano circa 24 milioni di soggetti affetti.
I sintomi che si manifestano con questa patologia, sono divisi in tre categorie:
L’aiuto più grande che si può dare ad una persona che mostra eccessivi sintomi di schizofrenia, è chiamare le forze dell’ordine e procedere con l’ospedalizzazione. Sebbene possa sembrare un provvedimento assai drastico, infatti, molte volte chi è affetto da questa patologia non si rende conto di aver bisogno d’aiuto, né crede a ciò che gli viene detto, in quanto, come dicevamo prima, è caratterizzato da manie ed allucinazioni che egli crede reali.
Pertanto, sarà molto difficile convincere uno schizofrenico che tutto ciò che vuoi fare è aiutarlo, perchè egli sarà sempre convinto del contrario. Nei casi più gravi, dunque, ovvero in quelli in cui la persona sta iniziando ad essere aggressiva con gli altri o anche contro se stessa, l’unico gesto consono è quello dell’ospedalizzazione forzata. Egli, all’interno del reparto, troverà persone competenti che sapranno implementare una terapia, aiutata anche da antipsicotici. In questo modo, così come altre persone che, nonostante non esista una cura, vivono una vita autonoma e soddisfacente, egli sarà in grado di riprendere le redini della sua esistenza.
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